Le luci natalizie in città stridono
con il dramma quotidiano di una famiglia
che ormai da due mesi vive in auto o chiedendo, nelle notti più fredde,
precaria ospitalità.
Per quattro bambini (di 9, 5, 7 e 3 anni) e i loro giovani
genitori quest’anno non sarà il consueto Natale. Dopo lo sgombero dall’alloggio del rione
Marconi, assegnato provvisoriamente nel lontano 2005, e nonostante le delucidazioni sul caso
fornite al Comune, tutt’oggi non è stato possibile per la famiglia ritornare a
casa.
Crediamo anche noi, come
l’amministrazione comunale, nell’idea di una città solidale ed accogliente e
per questo oggi vorremmo che si ponesse
una riflessione, in primo luogo, sul tipo di approccio adottato per affrontare
queste problematicità importanti nella nostra città.
Sull’attuale questione delle
famiglie sgomberate del rioni Marconi lo scorso ottobre, ci risulta siano state
adottate soluzioni differenti. Fortunatamente per una famiglia è stato
possibile rientrare nell’alloggio precedentemente occupato. Ma non per le
altre.
Senza alcun tono di polemica,
vorremmo comprendere la logica che spieghi questo differente esito della
vicenda. Può forse spiegarsi nella rigidità burocratica, che premia coloro che
meglio e più argutamente si approcciano al sistema decisionale?
E’ forse dovuto ad una questione di differente
etnia? Se così fosse, e ci auguriamo il contrario, ci troveremmo di fronte ad
un vero e proprio atto di discriminazione a giustificare una così palese
divergenza di soluzioni prospettate.
Vorremo anche si riflettesse sui criteri
che si intendono adottare per questo tipo di problematiche e auspichiamo ci sia un margine di dialogo sul tipo di
proposte già avanzate alle famiglie sgomberate, vale a dire la divisione del
nucleo familiare e la sistemazione in case d’accoglienza.
A nostro avviso, in tal modo, si lede il
diritto dei nuclei familiari a stare insieme sotto uno stesso tetto, un’ingiustizia che potrebbe essere evitata se
si venisse incontro in tempi congrui al bisogno alloggiativo di famiglie
indigenti.
Su questi temi, vorremmo si aprisse
un dialogo con l’amministrazione che afferma di credere nel progetto di una
città più solidale ed accogliente.
A noi
preme che questa speranza non venga delusa, affinché realmente questa città sia
resa migliore per tutti, senza alcun tipo di esclusione che categorizzi le
persone, rendendone difficoltosa, se non impossibile, la reale e dignitosa
partecipazione alle vita sociale della
città.
Servizio RTV del 25 dicembre 2014
Servizio RTV del 25 dicembre 2014
Nessun commento:
Posta un commento