pub-6178281982904860 Un mondo di mondi: gennaio 2018

lunedì 29 gennaio 2018

Alloggi popolari, il regolamento che non convince

Associazioni e famiglie in piazza,
in attesa del Consiglio comunale
Un misto di apprezzamento e insoddisfazione. E’ quanto suscita l’approvazione di giovedì scorso in Consiglio comunale del regolamento per le assegnazioni in deroga degli alloggi popolari. 

Dopo quasi un anno dall’approvazione della delibera di Consiglio Comunale (nr 3 del 10 febbraio 2017) sul tema dell’edilizia residenziale pubblica, un altro passo in avanti è stato compiuto.   
Non può che destare preoccupazione però la scelta di aver tralasciato, per le assegnazioni provvisorie e in emergenza, l’inserimento nel testo di una procedura informatica, garanzia di maggiore trasparenza ed efficienza amministrativa. 

Il regolamento per le assegnazioni di alloggi popolari in deroga ai bandi comunali (articolo 31 legge regionale nr 32/1996), approvato a maggioranza (16 voti a favore e 4 voti contrari dei consiglieri di opposizione), avrebbe lo scopo di sbloccare le assegnazioni, limitando e regolamentando la discrezionalità del sindaco, prevista dalla norma regionale. 

In attesa del Consiglio comunale - 25 gennaio 2018
Al testo del regolamento, approvato nelle settimane scorse in commissione Statuto e Regolamento, sono stati apportati degli emendamenti, alcuni dei quali proposti dalle associazioni riunite nell’Osservatorio sul disagio abitativo (COSMI, CSOA A. Cartella, CSC Nuvola Rossa, ASIA-USB Reggio Calabria, Società dei Territorialisti e Un Mondo Di Mondi), insieme al Movimento Reggio non tace e la Collettiva AutonoMia

Gli emendamenti sono stati necessari in particolare per dare coerenza al regolamento sulla base della normativa regionale e modificare la composizione della Commissione, che avrà come compito principale quello di verificare i requisiti, formulare, approvare e adottare la relativa graduatoria. 

Tralasciata invece la proposta avanzata dal luglio scorso di una procedura informatica per le assegnazioni, già applicata in diversi comuni e regioni. 

L’utilizzo di una procedura informatica, quindi collegata a diverse banche dati, avrebbe garantito massima trasparenza, verifica per lo più immediata dei dati e dei requisiti, formulazione di una graduatoria in tempi reali e avrebbe soprattutto azzerato la discrezionalità ancora possibile con una commissione. La procedura informatica avrebbe inoltre limitato enormemente gli errori e favorito l’individuazione del reale bisogno abitativo.

In Consiglio invece si è preferito continuare ad adottare le vecchie pratiche, sviando la discussione su altri elementi ed evitando, ancora una volta, un profondo cambiamento di approccio e di sistema alle problematiche.

Tuttavia, nonostante i limiti, oggi esiste uno strumento ulteriore di cui il Comune può servirsi per procedere alle assegnazioni in deroga utilizzando, come prevede la legge regionale, il 25% degli alloggi erp di riserva. 

Sempre giovedì scorso, le associazioni riunite nell’Osservatorio sul disagio abitativo, insieme al Movimento Reggio non tace, la Collettiva AutonoMia e le famiglie impegnate nella lotta per il diritto all’abitare, hanno incontrato nuovamente il Presidente del consiglio comunale, D. Delfino, il consigliere delegato al settore erp G. Minniti, il presidente della Commissione regolamento e statuto D. Martino e la consigliera delegata ai beni confiscati N. Iachino. 

Obiettivo dell’incontro, avere risposte in merito all’applicazione della delibera di Consiglio Comunale n.3 del 10 febbraio scorso, così come stabilito durante l’incontro del Tavolo tecnico lo scorso 29 dicembre. 

Poche le risposte ma l’annuncio di azioni positive non è mancato. 

Secondo quanto riferito dal consigliere Minniti, gli informatici di Hermes (ex Recasi) hanno ultimato una parte delle verifiche dei requisiti di legge su 3000 assegnatari degli alloggi comunali. Non sono stati forniti però alle associazioni i risultati raggiunti come, invece, era stato promesso nel mese di dicembre. 

Le attività di verifica non hanno comunque ancora interessato gli alloggi Aterp nè tantomeno tutti i requisiti di legge.

Nonostante la delibera di Consiglio comunale del 10 febbraio scorso preveda la pubblicazione sul sito web del Comune dei dati del patrimonio erp, come strumento fondamentale di trasparenza, ancora nulla di tutto questo è stato effettuato. 

Per quanto riguarda invece i 23 alloggi individuati dall’ex dirigente Romano, il presidente Delfino ha dichiarato che a breve il Comune sarà in grado di continuare le assegnazioni scorrendo la graduatoria del bando 2005. 

Rimane sconosciuto anche il numero complessivo di alloggi confiscati alla ‘ndrangheta da destinare ad alloggi popolari. 

Tuttavia, la consigliera delegata al settore N.Iachino ha informato la rete di associazioni che è stato approvato, per una somma di oltre tre milioni, il progetto presentato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la ristrutturazione di 28 alloggi confiscati da destinare ad alloggi popolari

Niente è stato detto sul programma di manutenzione degli alloggi popolari per il quale il Comune aveva previsto nel bilancio di previsione triennale (2017-2018-2019) complessivamente 2,8 milioni di euro di cui 1,3 milioni per il 2017, senza però aver speso nulla nell’anno passato.

Intanto, la parte più vetusta del patrimonio cade a pezzi, mettendo in serio pericolo l’incolumità fisica di molti cittadini.

Sembra che le politiche della casa, nel procedere in avanti, incontrino continui ostacoli e tentativi di rallentamento. Nonostante gli sforzi immani, è come proseguire ad una velocità vicina alla stasi, più simile alla necessità di conservare anziché a quella di far fronte al disagio abitativo.

Osservatorio sul disagio Abitativo 
ASIA-USB Reggio Calabria
Comitato Solidarietà Migranti
CSC Nuvola Rossa
CSOA Angelina Cartella
Società dei Territorialisti/e Onlus
Un Mondo Di Mondi  - Giacomo Marino, Cristina Delfino

Reggio Non Tace - Avvocato Nicola Santostefano

Collettiva AutonoMia

venerdì 19 gennaio 2018

Alloggi popolari e assegnazioni in emergenza abitativa, migliorare il regolamento prima dell'approvazione in Consiglio

Reggio Calabria. Buone pratiche e perplessità sul regolamento per l’assegnazione degli alloggi popolari in emergenza abitativa (art. 31 l.reg. 32/96), martedì scorso in discussione a Palazzo San Giorgio.


Le associazioni riunite nell’Osservatorio sul disagio abitativo (COSMI, CSOA A. Cartella, CSC Nuvola Rossa, ASIA-USB Reggio Calabria, Società dei Territorialisti e Un Mondo Di Mondi), insieme al Movimento Reggio non tace e la Collettiva AutonoMia, sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Demetrio Delfino, dal Capo gabinetto Giampaolo Puglia, alla presenza del presidente della Commissione Regolamento e Statuto Demetrio Martino e del consigliere delegato Giovanni Minniti.

Al centro del confronto, la proposta del regolamento sulle assegnazioni in deroga ai bandi per l’assegnazione degli alloggi erp, inizialmente redatto dall’ex assessora alle politiche della casa Angela Marcianò, approvato nei giorni scorsi in commissione, e pronto per essere discusso nella prossima settimana in Consiglio Comunale.

Pur soddisfatte per la redazione di un regolamento finalizzato a ridurre le discrezionalità della assegnazioni provvisorie e in emergenza abitativa, le associazioni hanno ribadito le perplessità già esposte in precedenza, anche per iscritto, a partire dal mese di luglio scorso.

L’iter tortuoso per l’approvazione del regolamento in commissione, dovuto anche alla frequente mancanza del numero legale dei componenti, non ha facilitato il miglioramento del testo di partenza che presenta numerose discrepanze rispetto alle norme stabilite dalla legge regionale 32/96, e quindi oggetto di possibili impugnazioni future. In particolare le soglie di reddito e i requisiti per l’accesso all’assegnazione dell’alloggio non corrispondono a quanto prescritto dalla normativa regionale.

Il presidente Martino ha assicurato che verranno proposti in consiglio gli opportuni rimandi alle legge regionale per ovviare alle evidenti discrepanze normative.

Altra questione affrontata, l’utilizzo della procedura informatica anche per le assegnazioni provvisorie e in emergenza abitativa in deroga ai bandi, in modo da garantire maggiore trasparenza, velocizzare i tempi e limitare la discrezionalità della commissione prevista dal regolamento.

Esistono già esempi di regioni italiane e quindi di comuni, dotati della procedura informatica, sia per le assegnazioni ordinarie che in deroga, come per esempio la Regione Lombardia e il Comune di Messina (art. 3 e 4 del regolamento approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 31/C del 19.04.2012). 

Non andrebbe trascurato il beneficio di questa procedura per la comunità che consentirebbe al Comune, non soltanto di inserire automaticamente i dati delle domande, annullarne le duplicazioni eventualmente presentate da altri componenti familiari, valutare il periodo di residenza, ma anche di verificare i requisiti previsti dalla legge, la congruità dei dati resi con le autocertificazioni, la determinazione della situazione economica dei richiedenti e quindi la pubblicazione di una graduatoria trasparente sulla base di dati certi e priorità non discrezionali. 

Il tutto in tempi più brevi rispetto all’iter burocratico che una commissione comporta.

L’inserimento esplicito della procedura informatica nel regolamento per le assegnazioni in deroga, sarebbe tra l’altro in linea con quanto disposto dalla delibera n.3 del consiglio comunale approvata lo scorso 10 febbraio. La quale prevede l’elaborazione di una piattaforma informatica da parte di Recasi (oggi Hermes), ad oggi già avviata per le verifiche sugli assegnatari. 

Si auspica che i consiglieri comunali possano comprendere il beneficio sociale di una modifica al regolamento che saranno chiamati  ad approvare il prossimo 24 gennaio .

Osservatorio sul disagio Abitativo 
ASIA-USB Reggio Calabria
Comitato Solidarietà Migranti
CSC Nuvola Rossa
CSOA Angelina Cartella
Società dei Territorialisti/e Onlus
Un Mondo Di Mondi Cristina Delfino - Giacomo Marino

Reggio Non Tace - Avvocato Nicola Santostefano

Collettiva AutonoMia



giovedì 4 gennaio 2018

Diritto all'abitare, confronto a Palazzo San Giorgio

Reggio Calabria. Continua il dialogo a Palazzo San Giorgio sul tema delle politiche abitative. 

Si è riunito venerdì 29 dicembre il Tavolo tecnico tra rappresentanti del Comune (capo Gabinetto G. Puglia, presidente del consiglio Comunale D. Delfino, consigliere delegato alle politiche abitative G. Minniti, componente dello staff del sindaco S. Perri) e le associazioni riunite nell'Osservatorio sul disagio abitativo (COSMI, CSOA A. Cartella, CSC Nuvola Rossa, ASIA-USB Reggio Calabria, Società dei Territorialisti e Un Mondo Di Mondi), il Movimento Reggio non tace e la Collettiva AutonoMia, insieme ad un gruppo di famiglie in condizioni di disagio abitativo.

Obiettivo degli incontri, avviati in seguito alle azioni di protesta del 18 dicembre scorso, è la garanzia del diritto all’abitare per le persone a basso reddito, attraverso l’applicazione della delibera approvata in Consiglio Comunale lo scorso 10 febbraio. Rinnovate le richieste delle associazioni e delle famiglie, per qualche settimana ancora in attesa per verificare l’azione amministrativa.

Oltre a sollecitare l’azione di verifica dei requisiti sugli assegnatari, è stato chiesto un incontro con il Sindaco Falcomatà, il blocco degli sgomberi per le famiglie senza reddito, la garanzia di assegnazioni in deroga degli alloggi per i nuclei familiari che hanno già ricevuto un ordine di sfratto esecutivo. 

Intanto tra l’8 e il 15 gennaio, secondo quanto dichiarato dal Presidente Delfino, dovrebbe essere discusso in Consiglio Comunale il regolamento (articolo 31 legge regionale nr 32/1996), licenziato il 19 dicembre scorso dalla Commissione regolamento e statuto, presieduta dal consigliere D. Martino.

In attesa di conoscere il testo del regolamento modificato dalla Commissione, le associazioni hanno preso atto di quanto dichiarato dal Consigliere delegato G. Minniti, secondo cui il testo del regolamento dovrà essere emendato in Consiglio su alcuni aspetti per renderlo più efficace.

Resta fondamentale per garantire il diritto alla casa anche ai vincitori del bando 2005, reperire gli alloggi necessari per l’assegnazione. 

Sulla questione, le associazioni hanno avanzato, ancora una volta, richieste chiare. 

In primis è stato chiesto la pubblicazione, entro il prossimo 10 gennaio, dei primi dati delle verifiche effettuate da Hermes (ex Recasi) sui 3000 alloggi comunali; di procedere velocemente alla verifica sulla permanenza di tutti i requisiti previsti dalla legge e su tutti gli alloggi erp presenti nel territorio comunale, sia di proprietà comunale che di proprietà Aterp, per un totale di circa 7800 alloggi; proseguire senza esitazioni con le fasi successive del turn-over, in particolare con l’emissione e l’esecuzione degli atti di decadenza, con il recupero degli alloggi nella disponibilità del Comune e la loro assegnazione. Si è chiesto inoltre di rendere esecutivi i decreti di decadenza già emessi da tempo, di riprendere i relativi alloggi e riassegnarli alle famiglie aventi diritto.

Per i beni confiscati alla ‘ndrangheta, è stato chiesto un elenco pubblico degli immobili da utilizzare come alloggi popolari ed un piano organico per consentire una rapida assegnazione, anche prevedendo la possibilità di ristrutturazione a carico degli assegnatari nel caso di piccoli interventi. 

Intanto sarebbe in fase di avvio, secondo quanto dichiarato dai rappresentanti comunali, un programma con un impegno di spesa di circa 750.000 euro per la ristrutturazione e la manutenzione degli alloggi popolari

Dal canto loro, le associazioni, nel richiedere la velocizzazione degli interventi, hanno evidenziato come la somma prevista a tal fine nel bilancio di previsione triennale (2017-2018-2019) è di 1,3 milioni di euro. 

Pertanto resta necessario capire come e quando sarà impegnata la somma rimanente di 550.000 euro. 

Sugli alloggi popolari già alienati, le associazioni ritengono necessaria la pubblicazione del numero degli alloggi, delle verifiche effettuate nella fase precedente agli atti di compravendita e della somma incassata dal Comune con la relativa destinazione per il settore ERP. 

Infatti, il Consiglio Comunale con la delibera nr 3 del 10 febbraio 2017 aveva deciso che tali somme sarebbero state destinate interamente al settore ERP. 

Riguardo all’aumento dell’offerta degli alloggi popolari, le associazioni hanno proposto al Comune di considerare l’enorme patrimonio vuoto sia pubblico che privato

A tal fine, si è chiesto di valutare la presentazione di progetti per l’ utilizzo di edifici pubblici da destinare ad alloggi popolari, facendo riferimento al comma 1 bis dell’articolo 26 della legge 11 novembre 2014 n. 164 detta “Sblocca Italia”. In merito al bando regionale Social Housing Asse 9 Fondo FESR, scaduto il 28 dicembre 2017, è stato chiesto ai rappresentanti del Comune di sapere se è stata presentata una proposta progettuale per gli alloggi popolari, più volte sollecitata. 

Si attendono le risposte richieste per il prossimo incontro del Tavolo tecnico, in previsione dopo la riunione del Consiglio comunale che discuterà il regolamento delle assegnazioni in deroga.

Da apprezzare, con l’avvio di questo ennesimo percorso di dialogo, l’accoglimento da parte del capo gabinetto Giampaolo Puglia, di una partecipazione allargata dei rappresentanti di associazioni e famiglie.

Osservatorio sul disagio Abitativo
ASIA-USB Reggio Calabria – Giuseppe Marra
Comitato Solidarietà Migranti
CSC Nuvola Rossa
CSOA Angelina Cartella
Società dei Territorialisti/e Onlus
Un Mondo Di Mondi Cristina Delfino - Giacomo Marino

Reggio Non Tace - Avv.to Nicola Santostefano

Collettiva AutonoMia