Da trent' anni Rocco vive con sua moglie all' ex Polveriera di
Ciccarello, sperando ogni mattina di poter vivere altrove.
Nonostante il
mestiere di muratore, non ha potuto finora permettersi un' altra sistemazione
abitativa. «Purtroppo anche se lavoro da anni nell' edilizia, non ho sempre un'
occupazione stabile - spiega Rocco- mia moglie lavora in casa, abbiamo
cresciuto mio figlio qui all' ex Polveriera perché non potevamo permetterci
altro».
Oggi Rocco é inserito nella graduatoria del 2005 per l' assegnazione di un alloggio popolare,
un miraggio che appare sempre lontano.
«All' ex polveriera c' é una situazione
drammatica: rifiuti, topi, cattivi odori – racconta Rocco - con mia moglie
viviamo in un’unica stanza, il bagno è all’esterno» .
Il racconto di Rocco è un misto di rassegnazione e
rabbia.
«Abbiamo negli anni chiesto alla Politica di sostenerci per trovare una
soluzione alla nostra invivibile condizione abitativa – continua Rocco – adesso
negli incontri al Comune, a Palazzo San
Giorgio, siamo in pochi, molte famiglie ormai non hanno più fiducia».
Rocco
fatica ad accettare la scarsa partecipazione delle 23 famiglie che ancora vivono in condizioni
di estrema precarietà, in un lembo di terra dove la miseria umana appare come un destino
ineluttabile. «Io mi interesso perché trovo disumano dover vivere in queste
condizioni». Ma a volte lo scoramento lo assale, come tutti gli altri.
Ex Polveriera - Foto di Paula Kajzar |
«E’ una vita che viviamo lì sotto – conclude Rocco, con
amarezza - A volte penso che resteremo
lì per sempre».