Il bambino di Melito Porto Salvo (Rc), affetto da sindrome autistica, attende ancora un casa sicura
Non è bastato l’intervento della
prefettura di Reggio Calabria, né il servizio sulla Rai del marzo scorso per
giungere ad un epilogo positivo per il piccolo Armando, il bambino di 8 anni,
residente a Melito Porto Salvo (Rc) e
affetto da sindrome autistica.
Nei mesi scorsi la sua famiglia
denunciò alla stampa le gravi difficoltà economiche ed abitative in cui versa,
nel completo abbandono istituzionale.
Tre anni fa il comune di Melito
assegnò alla famiglia di Armando un alloggio in località Lacco. Purtroppo dopo
qualche mese la vegetazione circostante
causò al piccolo reazioni allergiche che costrinsero la famiglia a ritornare
momentaneamente nel campo di via del Fortino, dove ancora risiedono alcuni
familiari.
Dopo una lunga opera di
sensibilizzazione, di accertamenti dell’asl e incontri, i Commissari alla guida del comune di Melito fino allo scorso giugno, si convinsero
della necessità di trovare un alloggio alternativo che rispondesse alle
necessità di Armando e alla raccomandazioni dei medici.
Si arrivò a comprendere
la necessità di reperire una casa priva di vegetazione circostante e il più
possibile vicina ai servizi quali scuole e ospedale. L’associazione Opera Nomadi Reggio Calabria
segnalò vari alloggi di proprietà del Comune disabitati da tempo e rispondenti
alle necessità del piccolo Armando.
Si arrivò a pensare ad una soluzione
temporanea di sostegno che prevedeva l’affitto di un’abitazione, in attesa della ristrutturazione di alcuni
alloggi idonei di proprietà del Comune.
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Fumi pericolosi nei pressi del campo di via del Fortino |
Ma con l’elezione del nuovo
sindaco Giuseppe Meduri, per la famiglia di Armando si è avviata una nuova fase
di stallo.
«È una situazione insopportabile
– racconta Antonella, la madre di Armando – mio figlio ha bisogno di uscire
all’aperto, di giocare per non chiudersi ancora di più in se stesso ma né al
campo né nell'alloggio di Lacco è possibile».
Nei mesi estivi la situazione al
campo di Via del Fortino è peggiorata a causa dei roghi di pneumatici e rifiuti
che giacciono nelle adiacenze.
«Quei fumi sono nocivi per tutti
figuriamoci per Armando – continua preoccupata Antonella - abbiamo chiesto alle
forze dell’ordine che installino delle telecamere per arrivare ai colpevoli dei
roghi, in molti pensano che siamo tutti noi i colpevoli».
Armando e i suoi genitori sono
stati quindi costretti a tornare nell'alloggio di Lacco, dove Armando rischia
forme acute di crisi allergiche.
«Non abbiamo alternative, non
sappiamo dove poter andare, dice quasi
rassegnata Antonella - so che il bambino ha bisogno di stimoli esterni ma non
so come fare». Nonostante le difficoltà economiche, Armando continua a
frequentare un centro per bambini autistici a Reggio.
«Il bambino ha iniziato a
pronunciare delle sillabe, comincia a giocare con la palla- racconta Antonella con
gli occhi che le brillano di gioia e stanchezza- è migliorato, ci dicono che ha bisogno di
uscire all’aperto, facciamo il possibile ma come?».
Una risposta e una soluzione è
ciò che cercano Armando e la sua famiglia.
Attendono un cenno per capire se, dopo gli anni di commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose,
qualcosa si smuove.