pub-6178281982904860 Un mondo di mondi: febbraio 2017

mercoledì 15 febbraio 2017

Alloggi popolari, adesso i fatti!

Dopo l'approvazione della delibera da parte del Consiglio comunale di Reggio Calabria, si attende il sostegno concreto al piano d'azione delineato dall'assessora Angela Marcianò 

Consiglio comunale sul tema alloggi popolari
Un passo in avanti è stato compiuto sul tema alloggi popolari. 
La delibera approvata in Consiglio comunale lo scorso 10 febbraio (Primi provvedimenti per il ripristino delle condizioni di legalità per l'edilizia residenziale pubblica ed efficientamento del settore) mette nero su bianco le linee tracciate dall'assessora Angela Marcianò per superare il "sistema illegale" radicato nel settore.


Dopo oltre due anni e mezzo di stallo, di muri di gomma e rimpalli si è giunti finalmente ad un piano di azione convincente per garantire, attraverso l'applicazione della legge regionale 32/1996, il diritto alla casa per le famiglie a basso reddito e prive di un alloggio adeguato.

Un risultato raggiunto grazie soprattutto alla determinazione e alla capacità di analisi dell'assessora Marcianò che, in meno di due mesi dalla sua nomina, è riuscita, insieme al neodirigente del settore, a individuare le falle nella gestione degli alloggi popolari, già attenzionate e denunciate negli anni dalle associazioni Un Mondo Di Mondi, Ancadic e dal movimento Reggio Non Tace.

La delibera approvata è infatti frutto del percorso avviato nel mese di giugno 2016, quando associazioni e cittadini chiesero formalmente l'applicazione della legge di settore e reclamarono una discussione in Consiglio comunale al presidente Delfino, ai capigruppo consiliari e alle commissioni consiliari "Assetto del territorio" e "Servizi sociali".

Una vera e propria azione di democrazia partecipativa che, una volta incrociati i giusti interlocutori istituzionali, ha prodotto la delibera approvata in Consiglio. 

A segnare un punto di svolta, la nomina dell'assessora Marcianò lo scorso dicembre da parte del Sindaco. 

Infatti il documento sottoposto al Consiglio comunale lo scorso 10 febbraio è il risultato dell'elaborazione dei 12 punti proposti dall'Assessora e dal dirigente Romano, intervenuti a modificare in modo sostanziale la precedente delibera redatta dal consigliere delegato Minniti e approvata dalle commissioni "Assetto del territorio" e "Servizi sociali" nel mese di ottobre 2016, in seguito alla richiesta delle associazioni. 

La delibera approvata dal Consiglio comunale è un vero e proprio programma di azione finalizzato all'applicazione rigorosa della legge vigente. 

La sua applicazione apre una fase impegnativa. 

Il "sistema illegale" è infatti radicato nella cultura di molti cittadini e nelle istituzioni, pertanto la lotta contro di esso non deve essere addossata unicamente all'Assessora e al dirigente Romano. 

E' necessario il pieno appoggio di tutti gli organi del Consiglio Comunale, del sindaco Falcomatà, della Giunta, dei dirigenti e funzionari comunali, delle associazioni e dei cittadini. 

Il voto contrario alla delibera da parte di 4 consiglieri di minoranza, motivato dall'inefficienza del passato, non dovrebbe però compromettere l'impegno per il presente e per il futuro. 

Oggi non servono le chiacchiere o le polemiche sterili ma il sostegno operativo all'assessora Marcianò sui singoli contenuti della delibera, evitando i compromessi al ribasso. 

In nome della giustizia sociale, dunque, nessuna preoccupazione e nessun condizionamento legato al consenso elettorale dovrebbe inficiare l'applicazione della delibera. 

E' facile prevedere l'opposizione di coloro che hanno "interessi" nel mantenere il "sistema illegale". 

Ma ben più decisivo sarà l'apprezzamento ed il sostegno diretto di tutte le famiglie a cui verrà finalmente assegnato con trasparenza un alloggio perché aventi diritto.

Le associazioni Un Mondo Di Mondi, Ancadic ed il movimento Reggio Non Tace garantiranno all'Assessora e al Dirigente il loro sostegno con azioni concrete e dirette, come hanno già cominciato a fare. 

Si auspica che in tempi brevi vengano attuate tutte le azioni necessarie

Fondamentale la collaborazione dell'Aterp regionale, proprietaria di quasi il 50% degli alloggi che insistono sul territorio comunale e che dovranno essere oggetto delle verifiche di legge da parte del Comune. 

Anche la società RECASI e la dirigente della Polizia Municipale dovranno provvedere in tempi brevi a distaccare il personale necessario al settore di edilizia residenziale pubblica; come anche il Segretario generale e la dirigente alle Risorse Umane, in accordo con l'Assessora, dovranno provvedere a mettere alle dipendenze esclusive del settore ERP il personale necessario. 

Non meno rilevante la questione articolo 31 della legge regionale nr 32/1996. E' infatti impellente l'approvazione di un regolamento per le assegnazioni in deroga. 

Inoltre, considerata la grave emergenza abitativa di molte famiglie che da anni attendono l'assegnazione di un alloggio, tra le quali anche vincitrici del bando 2005, sarebbe necessario che il sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale decidano di destinare gli alloggi confiscati e affidati al Comune di Reggio Calabria prioritariamente alle assegnazioni di alloggi ERP. 

Tale priorità è prevista dall'articolo 26 comma 1 bis del decreto legge n. 133 del 12 settembre 2014. 

Altro punto della delibera non trascurabile è il vincolo degli introiti acquisiti e da acquisire dalle dismissioni, affinché vengano utilizzati esclusivamente per il settore di edilizia residenziale pubblica e non invece destinati a favore dei vincoli di bilancio comunale. 

Inoltre, pur se la delibera non lo prevede, sarebbe coerente con lo spirito della stessa che anche gli introiti dei canoni mensili di locazione degli alloggi erp siano ugualmente vincolati alle spese del settore. 

Non è pensabile infatti che le famiglie più povere paghino sulla loro pelle il debito generato dalla scelleratezza della politica. Avanti, dunque!

Giacomo Marino, Cristina Delfino - direttivo Un Mondo Di Mondi
Avv.to Nicola Santostefano - Movimento Reggio Non Tace  
Avv.to Francesco Nucara – presidente Associazione ANCADIC.



sabato 4 febbraio 2017

Alloggi popolari, pieno sostegno all'assessora Marcianò nella lotta al sistema illegale


Le associazioni Un mondo di mondi, Ancadic e il Movimento Reggio non tace ieri in conferenza stampa per un'analisi all'indomani del Consiglio comunale dello scorso 26 gennaio, sul tema dell'edilizia residenziale pubblica. 
Convince il piano d'azione dell'assessora Marcianò e del dirigente Romano ma rimangono perplessità sullo "spacchettamento" del settore e sulla riconferma di un consigliere delegato 


C'è in ballo una sorta di "lotta di classe" sulla questione
alloggi popolari

Un nervo scoperto per il Comune di Reggio Calabria, affrontato nella seduta aperta del Consiglio comunale lo scorso 26 gennaio. 

La discussione, a cui hanno partecipato cittadini e associazioni interessati al tema, si è incentrata sulle modalità di azione per far ripartire un settore in cui regna una diffusa illegalità e inefficienza

La questione delle verifiche sugli assegnatari e l'occupazione abusiva degli alloggi sono i due aspetti dello stesso problema su cui si giocano le priorità d'azione. 

In sala consiliare si è arrivati dopo sette mesi dalla richiesta delle associazioni Un mondo di mondi, Reggio non tace e Ancadic, avendo come punto di partenza una delibera di consiglio proposta dal consigliere delegato Giovanni Minniti, incentrata in via prioritaria sulla lotta all'occupazione abusiva degli alloggi e solo marginalmente all'assenza di verifiche dei requisiti degli assegnatari e alla questione trasparenza. 

Una scelta politica che evidentemente tende a colpire gli effetti e non le cause dell'illegalità diffusa nel settore. Puntando così alla coda anziché alla testa del problema, si finisce per punire in via prioritaria e senza distinzioni chi occupa un alloggio per necessità e solo secondariamente chi lucra sul bisogno altrui. 

Ma la legge regionale vigente che norma il settore ha ben altra impostazione. 

La finalità degli alloggi popolari dovrebbe infatti assicurare alle famiglie più povere il diritto alla casa; al contrario il “sistema illegale” che “governa” il settore favorisce una classe sociale più agiata, se non anche criminale, che pretende di mantenere un alloggio pur avendone perso i requisiti, che lo affitta, lo "vende", lo adibisce ad altri usi e magari acquisisce il diritto al "riscatto" dell'alloggio senza averlo mai abitato. 

Una realtà complessa di illegalità che si è affermata negli anni grazie alla complicità, all'inerzia e all'assenza di trasparenza delle istituzioni chiamate a vigilare sul settore. 


I 12 emendamenti presentati dall'assessora Angela Marcianó e dal dirigente Marcello Romano rappresentano invece un punto di rottura con il vecchio sistema illegale. Il cosiddetto "tesoretto d' idee", così definito dal consigliere Minniti, ha in realtà le sembianze di una panacea per i mali del settore. 

Di fondamentale importanza è quindi come richiesto dall'assessora Marcianó: l'adeguamento del personale per poter effettuare le verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari, per le decadenze e per elaborare una banca dati pubblica con l’anagrafe degli assegnatari e censimento degli alloggi; l'adeguata applicazione delle assegnazioni in deroga (art 31 legge nr 32/1996) attraverso una regolamentazione che scansi i rischi clientelari garantendo il diritto alla casa nei casi di effettiva emergenza abitativa. 

Da non trascurare anche le richieste sulle risorse economiche per ottenere il vincolo delle entrate dei canoni e delle vendite degli alloggi e richiedere al consiglio regionale l’abrogazione del comma 7 bis dell’articolo 59/ter della legge regionale nr 32/1996. 

Considerando le proposte dell'assessora Marcianó e gli interventi dei cittadini e delle associazioni, il consiglio ha deciso lo scorso 26 gennaio di rinviare l'approvazione di una delibera più forte e unitaria. Si attende quindi che le commissioni consiliari, chiamate ad elaborare in maniera celere la nuova proposta di delibera, lo facciano partendo dai 12 punti presentati dall’assessora Marcianò.

Pertanto c'è da auspicare che il prossimo consiglio comunale, da convocare a breve come promesso dal presidente Delfino, porti all'approvazione di una delibera che contenga tutte le proposte dell’assessora Marcianò e solleciti le forze politiche a sostenerla nella sua applicazione. 

Sarebbe un enorme passo in avanti nel rispetto della legge vigente, a garanzia del diritto alla casa per le famiglie più povere. 



Giacomo Marino- Delfino Cristina - direttivo Un mondo di mondi 

Nicola Santostefano - Movimento Reggio non tace

Francesco Nucara - Ancadic