pub-6178281982904860 Un mondo di mondi: settembre 2017

giovedì 28 settembre 2017

Alloggi popolari, le proposte di modifica della legge regionale non convincono

Oggi in discussione al Consiglio regionale calabrese la proposta di modifica della legge sugli alloggi erp (L.R 32/96). 
L'ing. Albero Ziparo, professore dell'Università di Firenze: 
"Non dovrebbe esistere il disagio abitativo. Sono 450 mila gli alloggi vuoti del patrimonio privato in Calabria" 

Cambiare perché tutto rimanga com'è.
G.Marino, N. Santostefano, A. Ziparo
Conferenza stampa del 26 settembre 2017
Si potrebbe riassumere così la proposta di modifica delle legge regionale sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica (n.32 del 25 novembre 1996), a breve in discussione al Consiglio Regionale. 

La legge infatti che dovrebbe mirare a garantire il diritto all'abitare per le famiglie a basso reddito rischia di essere modificata senza considerare le principali problematiche del settore. 

G.Marino, N. Santostefano, G. Marra
Conferenza stampa del 26 settembre 2017
Nessun cenno infatti si scorge sul superamento dei quartieri ghetto, sui meccanismi di gestione del patrimonio per garantirne un efficace controllo ed il turn-over delle assegnazioni, sui tempi biblici dei bandi comunali e sulla gestione economica orientata alla graduale dismissione del settore con la destinazione delle entrate ad altre necessità. 



Problematiche centrali per una gestione trasparente ed efficace del settore alloggi popolari, settore che, nonostante in Calabria goda di un discreto patrimonio, non riesce a lenire il disagio abitativo esistente e a calmierare gli affitti del mercato locale, oltre a generare gravissime condizioni di esclusione sociale nei quartieri ad alto concentramento di alloggi. 

Le associazioni riunite nell'Osservatorio sul disagio abitativo, il movimento Reggio non tace, la Collettiva AutonoMia e l’Associazione 21 Luglio ritengono necessaria una modifica della normativa per consentire il rilancio del settore, evitando il suo progressivo declino purtroppo già in corso.

Per tali ragioni sarebbe necessario inserire tra i principi della legge, nel rispetto del diritto internazionale (Il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali dell’ ONU del 1991 e il Rapporto dell’Ufficio ONU dell’Alto Commissario per i diritti umani del 2009 The Right to adequate Housing), i nuovi concetti di abitare e di alloggio adeguato, fondati su un'idea più ampia di inclusione abitativa che non tenga conto degli alloggi solo in senso strutturale ma anche dell'ambiente abitativo e delle sue qualità inclusive, attraverso il modello urbano della "mixitè"

In altre parole la legge regionale dovrebbe prevedere il superamento della concentrazione degli alloggi popolari in determinati quartieri "ghetto" (oggi presenti su tutto il territorio regionale e soprattutto nelle città di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza) e favorirne la diffusione in dislocazione nell'intero territorio cittadino. 

Per evitare la costruzione di nuovi ghetti, la legge dovrebbe anche prevedere che l’implementazione del patrimonio si realizzi esclusivamente attraverso l’ acquisizione di alloggi dal mercato privato, considerando la qualità sociale dell’ambiente abitativo ed evitando la costruzione di nuovi alloggi. Per l’applicazione di tali provvedimenti la legge dovrebbe tener conto dell’enorme offerta di alloggi inutilizzati esistenti (vuoto abitativo) sul mercato privato calabrese per evitare il consumo di altro suolo con nuove costruzioni.

Altro aspetto non trascurabile è l’azione di controllo e di verifica sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari, fondamentale per far funzionare adeguatamente il principio del turn-over. 

Sarebbe necessario che la legge regolasse questa azione in modo più efficace (articolo 12 comma 2 della legge reg.le nr 32/1996). La modifica di legge potrebbe operare obbligando i Comuni, anche prevedendo delle penalizzazioni, a svolgere questa azione come un’ operazione di sistema, da applicare costantemente e su tutto il patrimonio erp, attraverso una piattaforma informatica collegata alle diverse banche dati. Ogni Comune (o rete di Comuni) avrebbe in tempo reale il pieno controllo del patrimonio degli alloggi popolari e periodicamente otterrebbe una certa quantità di alloggi che, in seguito alle procedure di decadenza, potrebbero essere assegnati alle famiglie in stato di necessità abitativa. 

Attraverso questa procedura si eviterebbero gli effetti illegali che oggi si registrano a causa della mancata azione di controllo dei Comuni.

Per quanto riguarda la gestione economica, attualmente si contravviene a quanto previsto dalla normativa nazionale, prevedendo nella legge regionale (al comma 7 bis dell’articolo 59 ter dell’attuale legge 32/1996 ) che le entrate dalle vendite degli alloggi possano essere finalizzate per i buchi di bilancio dei comuni. 

Un chiaro segnale della volontà di dismettere il settore, destinando le sue entrate ad altre voci di spesa. 

I consiglieri regionali che da 3 anni si sono impegnati nella modifica della legge, non hanno avanzato alcuna proposta in questa direzione nonostante l’importanza e l’urgenza dell’ abrogazione di questo comma. 

Ma questa urgenza è stata già riconosciuta e sottolineata anche dal Consiglio comunale di Reggio Calabria con la delibera nr 3 del 10 febbraio scorso, con la quale il Sindaco di Reggio Calabria viene incaricato  a presentare al Consiglio regionale la proposta di abrogazione del suddetto comma. Non si hanno notizie sull'azione del Primo cittadino reggino.

Altro tema non trascurabile, i tempi lunghissimi previsti dai bandi pubblici per l'assegnazione degli alloggi erp, attualmente variabili tra i 7 e i 12 anni.  

Le lungaggini dell'iter previsto costituiscono un forte ostacolo per l’assegnazione degli alloggi e dovrebbero essere drasticamente ridotte prevedendo una modifica efficace della legge. 

La modifica della legge dovrebbe in particolare prevedere tempi più ridotti e certi per le fasi di elaborazione della graduatoria provvisoria e di quella definitiva. 

Nel caso di mancato rispetto dei tempi sarebbe necessario prevedere penalizzazioni e procedure sostitutive dettagliate e celeri. La proposta di modifica, prossima ad essere discussa in Consiglio, al contrario prevede il prolungamento dei tempi. Com’ è già previsto in altre leggi regionali sulla gestione degli alloggi popolari, sarebbe invece opportuno prevedere l’applicazione di una procedura informatica regionale, collegata alle diverse banche dati, sia per la formulazione della graduatoria provvisoria che per quella definitiva. 

Questa procedura garantirebbe l’assoluta celerità e la massima trasparenza nel caricamento dei dati, nell'attribuzione dei punteggi e nella formulazione delle graduatorie. 

Non avendo avuto la possibilità di essere ascoltati e ricevuti nell'ottobre 2015, quando una parte delle associazioni ha chiesto un confronto sulla modifica della legge regionale, auspichiamo che oggi, in prossimità della discussione in Consiglio regionale, si vogliano prendere in considerazione le proposte di modifica a beneficio di un elementare principio di giustizia sociale. 

Osservatorio sul disagio Abitativo  
COSMI, 
CSOA A. Cartella, 
CSC Nuvola Rossa, 
ASIA-USB Reggio Calabria – Giuseppe Marra
Società dei Territorialisti  
Un Mondo Di Mondi -Giacomo Marino, Cristina Delfino  

Reggio Non Tace - Avvocato Nicola Santostefano

Collettiva AutonoMia

Associazione 21 luglio Onlus - Carlo Stasolla Presidente

giovedì 7 settembre 2017

Alloggi popolari, i risultati si fanno attendere

Le famiglie in condizione di disagio abitativo o vincitori dell'ultimo bando per gli alloggi popolari dovranno attendere ancora. 

È quanto emerso ieri durante l'incontro a Palazzo San Giorgio tra le associazioni riunite nell' Osservatorio sul disagio abitativo (ASIA-USB Reggio Calabria, Comitato Solidarietà Migranti, CSC Nuvola Rossa, CSOA Angelina Cartella, Società dei Territorialisti/e Onlus, Un Mondo Di Mondi), il movimento Reggio non tace, la Collettiva AutonoMia, le famiglie direttamente interessate al tema e il vicesindaco Armando Neri, il consigliere delegato all'edilizia pubblica Giovanni Minniti e il vicepresidente del Consiglio comunale Antonino Ruvolo

Da quanto riferito dal consigliere delegato Giovanni Minniti, le verifiche sugli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, avviate dagli informatici della Re.ca.si, sarebbero ancora nella fase di digitalizzazione dei dati

Sarebbero circa «1900 le posizioni esaminate», ha spiegato il consigliere delegato ma non si è ancora arrivati alla fase degli incroci dei dati e quindi alle verifiche sulla permanenza dei requisiti per poter procedere alle eventuali decadenze delle assegnazioni. 

Condivisibile l'analisi del consigliere Minniti secondo il quale il problema centrale per sbloccare e legalizzare il settore è quello delle verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari e non prioritariamente quello delle occupazioni abusive, per le quali occorrerebbe avere un quadro della situazione chiaro. 

Necessario secondo le associazioni la necessità di verificare i requisiti degli assegnatari anche degli alloggi dell’Aterp che rientrano nei complessivi 7800 alloggi. 

Anche sul regolamento dell'art. 31, relativo alle assegnazioni in deroga, si attende l'approvazione delle modifiche della legge regionale 32/1996 ancora non approdate in consiglio regionale. «Ció non toglie- ha precisato Ruvolo- che per i casi di estrema urgenza non si possa agire prima dell'approvazione del regolamento»

Altra eventualità da ipotizzare, qualora il Consiglio regionale non provvedesse in tempi certi alla modifica della legge, è quella di procedere all’approvazione del regolamento per poi eventualmente apportarne le necessarie modifiche. 

Non ci sono ancora risposte sul numero degli alloggi confiscati destinati ad alloggi popolari e sulla proposta progettuale che il Comune dovrebbe redigere per implementare l’offerta di alloggi popolari rispondendo al bando regionale social housing della Regione Calabria pubblicato sul Burc n. 70 parte terza del 24 luglio 2017.


Mentre le famiglie attendono, molte in condizioni di estrema precarietà abitativa, vivendo in auto o in edifici a rischio, il vicesindaco Neri ha espresso la volontà di voler risolvere le questioni aperte legate al diritto all'abitare invitando gli interlocutori a concentrarsi sulla risoluzione dei problemi. 

Poche in verità le soluzioni in ballo a breve termine. 

Un nuovo incontro è stato già fissato per il prossimo 14 settembre, con l'obiettivo di comprendere lo stato di avanzamento delle azioni previste.


Osservatorio sul disagio Abitativo

ASIA-USB Reggio Calabria – Giuseppe Marra
Comitato Solidarietà Migranti
CSC Nuvola Rossa
CSOA Angelina Cartella
Società dei Territorialisti/e Onlus

Un Mondo Di Mondi  Cristina Delfino -  Giacomo Marino

Reggio Non Tace - Avvocato Nicola Santostefano

Collettiva AutonoMia

 

lunedì 4 settembre 2017

Alloggi popolari, dopo il sit-in si rinvia ancora

Tardano ad arrivare le risposte sul tema alloggi popolari. 

Stamane le associazioni riunite nell'Osservatorio sul disagio abitativo (ASIA-USB Reggio Calabria, Comitato Solidarietà Migranti, CSC Nuvola Rossa, CSOA Angelina Cartella, Società dei Territorialisti/e Onlus, Un Mondo Di Mondi), il movimento Reggio non tace, la Collettiva AutonoMia, insieme ad alcune famiglie si sono date appuntamento davanti Palazzo San Giorgio con l'intenzione di ottenere un incontro, fino ad oggi negato, con il sindaco Falcomatà. 

Tanti infatti gli interrogativi lasciati in sospeso sul tema, a quasi sei mesi dall'approvazione della delibera n.3 approvata in Consiglio comunale lo scorso 10 febbraio: la nomina di un dirigente e di un assessore, l'esito delle verifiche sugli assegnatari effettuate dagli informatici della Re.ca.si, il possibile utilizzo dei beni confiscati come alloggi popolari, il regolamento per le assegnazioni in deroga. 

In tarda mattinata tre rappresentanti sono stati ricevuti dal vice sindaco Armando Neri, dai consiglieri delegati Giovanni Minniti e Nancy Iachino

Poche le informazioni emerse, tra le quali in negativo il mancato avvio delle verifiche per via informatica sugli attuali assegnatari degli alloggi popolari. Entro fine settembre invece è prevista la nuova nomina di un dirigente comunque non esclusivo del settore. 

Tempi lunghi insomma che stridono con le urgenti situazioni di precarietà abitativa. 

Per chiarire meglio il punto della situazione, un nuovo appuntamento è stato fissato per il prossimo mercoledì

Osservatorio sul disagio Abitativo
ASIA-USB Reggio Calabria – Giuseppe Marra
Comitato Solidarietà Migranti
CSC Nuvola Rossa
CSOA Angelina Cartella
Società dei Territorialisti/e Onlus
Un Mondo Di Mondi Cristina Delfino - Giacomo Marino

Reggio Non Tace - Avvocato Nicola Santostefano

Collettiva AutonoMia


domenica 3 settembre 2017

Politiche della casa, domani il sit-in per ottenere risposte e un piano d'azione

Lunedì, 4 settembre 
dalle ore 9 
Piazza Italia (Reggio Calabria)


Politiche della casa ancora in stallo. Nessuna notizia trapela dall’amministrazione comunale dopo il ritiro delle deleghe all’ex assessora Angela Marcianò.



Falliti i tentativi di un confronto con il sindaco Falcomatà per la ripresa del percorso a garanzia del diritto all’abitare, non resta che scendere in piazza per richiamare l’attenzione sulle famiglie costrette in una condizione di disagio abitativo.

L’estate infatti non poteva trascorrere tranquilla tra i tanti interrogativi lasciati in sospeso.

Dalla segreteria del sindaco l' unica informazione emersa è quella della nomina del dr Manuel Pulella come dirigente ad interim del settore. Un dirigente provvisorio dunque che è già alla guida di altri settori, lascia presagire l'immobilismo del percorso auspicato.

A sette mesi dall’approvazione della delibera di Consiglio Comunale n. 3 del 10 febbraio scorso, nulla è emerso in merito alla nuova nomina di un assessore alle politiche della casa né tanto meno si conoscono gli esiti delle verifiche, effettuate dagli informatici della Re.ca.si, sui requisiti degli assegnatari degli alloggi popolari, esiti che per bocca dell’ex assessora Marcianò si aspettavano entro la metà del mese di luglio scorso. 

Proprio le verifiche dei requisiti sugli assegnatari degli alloggi popolari previsti dalla legge sono infatti, come più volte ribadito, il nodo cruciale per garantire legalità nel settore. L’uso improprio e criminale degli alloggi erp (vendita, affitto) non è che una diretta conseguenza dall’assenza di verifiche e di trasparenza da parte del Comune.

Nessuna notizia anche sul fronte beni confiscati. Si attende ancora di conoscere il numero degli immobili disponibili da poter utilizzare come alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Silenzio anche sul bando social housing pubblicato dalla Regione Calabria sul BURC n. 70, parte terza, del 24 luglio 2017, il quale nell’azione 9.4.1 prevede la possibilità di ristrutturare alloggi di proprietà comunale da adibire ad alloggi sociali. 

Una politica della casa miope inoltre trascura l’enorme vuoto inutilizzato del patrimonio privato che potrebbe essere rivalorizzato per il bisogno abitativo delle famiglie a basso reddito che vivono in città.

Lo sgombero violento di qualche giorno fa a Roma di decine di famiglie povere non è che il segno più eclatante di una politica della casa fallimentare che anziché lavorare per garantire il diritto all’abitare a tutti gli essere umani, preferisce scagliarsi contro chi non ha un posto dove vivere.

Contro un sistema indifferente ai diritti delle persone più povere, l’Osservatorio sul disagio abitativo (ASIA-USB Reggio Calabria, Comitato Solidarietà Migranti, CSC Nuvola Rossa, CSOA Angelina Cartella, Società dei Territorialisti/e Onlus, Un Mondo Di Mondi), insieme a Reggio non tace, alla Collettiva AutonoMia e alle famiglie impegnate per il diritto alla casa, saranno a Piazza Italia lunedì 4 settembre dalle ore 9. 

L’obiettivo sarà quello di ottenere risposte concrete per delineare un piano d’ azione convincente a garanzia del diritto all’abitare per le persone a basso reddito.

La politica dalle eterne promesse disattese persiste ma il vaso è colmo. 

Osservatorio sul disagio Abitativo
ASIA-USB Reggio Calabria – Giuseppe Marra
Comitato Solidarietà Migranti
CSC Nuvola Rossa
CSOA Angelina Cartella
Società dei Territorialisti/e Onlus
Un Mondo Di Mondi  - Giacomo Marino, 
Cristina Delfino 

Reggio Non Tace - Avvocato Nicola Santostefano
Collettiva AutonoMia