pub-6178281982904860 Un mondo di mondi: maggio 2015

sabato 30 maggio 2015

Finalmente a casa, dopo sette mesi dallo sgombero il (quasi) lieto fine per Loredana e Gianluca

Per oltre sette mesi sono stati privati della casa che hanno abitato per dieci anni. Ieri finalmente il rientro.

Per Loredana, Gianluca e i loro quattro bambini è stata una giornata importante.

Hanno riottenuto dall’Amministrazione Comunale le chiavi che hanno permesso loro di rientrare regolarmente  nell’alloggio popolare da cui erano stati sgomberati lo scorso 21 ottobre, al Rione Marconi (Reggio Calabria). 

Ma purtroppo nulla è come prima.

Lo sgombero forzato ha comportato danni all’alloggio: perdite d’acqua, prese elettriche sradicate dai muri, i segni sulle pareti dei mobili bruscamente prelevati  per essere trasportati in un deposito, l’assenza del contatore elettrico.

«Ringraziamo l’avv. Francesco Nucara, l’Opera nomadi di Giacomo Marino,  l’amministrazione comunale, in particolare il consigliere Giovanni Minniti, - si esprime così, con umiltà e commozione, Loredana - per essersi impegnati  in questi mesi affinché potessimo rientrare in questo alloggio che abbiamo abitato per  10 anni».

E poi con un velo di nostalgia e rabbia: «E’ triste rientrare e trovare l’alloggio in queste condizioni, noi non eravamo abusivi e dieci anni fa entrammo in questa casa con un decreto di assegnazione provvisorio, quando ad ottobre ci hanno sgomberato da qui, per noi è iniziato un incubo».
Loredana e la sua famiglia per un lungo periodo hanno dormito in auto, saltuariamente è stata ospitata, in condizioni di sovraffollamento,  in casa dai suoi genitori.

Per rientrare nell’alloggio popolare del Rione Marconi, Loredana e Gianluca hanno inoltrato da subito una richiesta di regolarizzazione e provveduto, per volontà dall’Amministrazione Comunale, a  demolire un balconcino abusivo, ricavato all’esterno dell’alloggio, un’irregolarità diffusa anche nelle abitazioni circostanti.

«Siamo felici,  ai bambini non sembra vero di tornare a casa ma – continua Loredana –  è una pena trovare la casa in queste condizioni, prima era tutto pulito e in ordine». 

Quando quasi  si commuove guardando le foto di casa prima dello sgombero, Gianluca le accenna un sorriso.  «Pian piano rimetteremo tutto a posto», le dice.

A stento riprenderanno la vita di sempre.


Momenti in famiglia prima dello sgombero

domenica 24 maggio 2015

Visita istituzionale all'ex Polveriera di Ciccarello, tra i rifiuti l'eroica "differenziata" di Enzo

Enzo differenzia i rifiuti tra le baracche
 dell'ex Polveriera di Ciccarello (Reggio Calabria) 
Un'attesa che dura anni ma venerdì scorso qualcosa si è smosso tra le baracche dell'ex Polveriera, nel quartiere di Ciccarello. 


Rifiuti di ogni genere accumulati nel tempo sono stati in parte rimossi grazie all'intervento voluto dall'Assessore all'ambiente Antonino Zimbalatti, su richiesta dell’ Opera nomadi Reggio Calabria, guidata da Giacomo Marino e l'Opera nomadi nazionale, rappresentata a Reggio da Massimo Galante.

Un segnale di attenzione verso le 23 famiglie reggine che vivono da decenni in condizioni disumane, in quell'angolo dimenticato della città.

A mettere piede all'ex Polveriera, oltre a Zimbalatti, anche l'assessore alla Polizia Locale Giovanni Muraca, il presidente del Consiglio Demetrio Delfino, il comandante dei vigili urbani Rocco Romeo e il consigliere comunale Nicola Paris. 

L’avvio della rimozione dei rifiuti è stata possibile grazie all'intervento dei mezzi dell' Avr e all'eroica azione di un cittadino, Enzo, che ha manualmente differenziato i rifiuti, sfidando ogni pericolo, pur di poter rendere le condizioni di vita all'ex Polveriera meno insopportabili, in particolare per amore della moglie e delle sue bambine di 6 e 1 anno.

Un'operazione di pulizia che comunque non distoglie dall'emergenza abitativa delle famiglie, che vivono in condizioni di precarietà perenne, sia per i rischi igienico-sanitari ma anche per l'incolumità fisica, dovuta al possibile crollo di una parte di un edificio.

Da anni questa famiglie, in gran parte inserite nelle graduatorie per l'assegnazione di alloggi popolari, chiedono di avere la possibilità di vivere come ogni essere umano avrebbe diritto. 

Pericolo di crollo dell'edificio nell'area
dell'ex Polveriera di Ciccarello 
L’Opera nomadi Reggio Calabria, guidata da Giacomo Marino, ha già proposto all’amministrazione Falcolmatà la realizzazione di un intervento di dislocazione abitativa. 

Si attendono risposte per iniziare a mettere  un punto alla storia di esclusione delle famiglie dell’ex Polveriera.


Per chiudere finalmente un brutto e vergognoso capitolo che dura mezzo secolo.  













Foto di Paula Kajzar