pub-6178281982904860 Un mondo di mondi: Due mesi dal crollo

sabato 30 luglio 2016

Due mesi dal crollo

Ancora nessuna soluzione per la famiglia dell'ex Polveriera di Ciccarello 


Comunicato stampa 

Foto di Paula Kajzar
Mal comune, mezzo gaudio. Questo in sintesi il responso del sindaco Falcomatà alla richiesta d’intervento a tutela dell’incolumità della famiglia del signor Benedetto che lo scorso 29 maggio ha subito il parziale crollo della baracca in cui risiede, all’ex Polveriera di Ciccarello.

«Ritenuto che le circostanze sopra indicate risultano comuni ad una pluralità estremamente vasta di nuclei familiari che (…) hanno avanzato istanza di assegnazione di un alloggio E.R.P., e che le medesime circostanze non valgono a far riconoscere come assoluta la situazione di emergenza abitativa del nucleo interessato (…), – si legge nel provvedimento  a firma del sindaco -  dispone che l’stanza non può essere accolta».

Non è servito, nelle due lettere recapitate dall’associazione Un mondo di mondi nelle settimane scorse,  appellarsi all’articolo 54 comma 4 del Testo Unico degli Enti Locali (Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267)  che recita: “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica”.

Per  il sindaco Falcomatà dunque, il crollo di una parete e il possibile cedimento del tetto, come relazionato dai vigili del fuoco,  non sono indizio di rischio per l’integrità fisica delle persone che sono costrette ad abitare in una baracca fatiscente per mancanza di alternative.

Né tantomeno assume rilevanza il fatto che all’interno del nucleo familiare vi sia anche una minorenne, a cui sarà difficile spiegare l’interpretazione del concetto di legalità del Primo cittadino.

La risposta del sindaco risulta comunque coerente con l’atteggiamento finora assunto dal Comune nel corso dei due mesi dopo il crollo parziale della baracca. La famiglia infatti è stata abbandonata al suo destino, in assenza di un intervento della polizia municipale e  dei servizi sociali.

A richiamare l’attenzione verso le condizioni della famiglia, il garante per l’infanzia e l’adolescenza della Calabria Antonio Marziale il quale raccomanda  «che venga garantita l’assoluta priorità alla sicurezza dei minori, in quanto titolari di diritti umani che dovrebbero essere sempre adeguatamente protetti» e invita il sindaco «ad adottare per quanto di propria competenza ogni atto necessario finalizzato ad evitare qualsiasi pericolo per l'incolumità pubblica ed, in particolare, per l'incolumità del nucleo familiare all'interno del quale è presente una minore provvedendo ad accertare la situazione di pericolo paventata e ponendo in essere gli interventi che risultino necessari e sufficienti al raggiungimento dello scopo».

Perché salvaguardare vite umane dovrebbe essere sempre prioritario rispetto alla solidarietà a tragedia avvenuta. Superfluo ricordarlo ad un Primo cittadino.

Cristina Delfino- Direttivo Un mondo di mondi 
(G. Minniti, G. Marino, B. Bevilacqua)
A due mesi dal parziale crollo della baracca del signor Benedetto, il consigliere delegato all'edilizia, Giovanni Minniti, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, si è recato stamani  all'ex Polveriera di Ciccarello, in occasione della conferenza stampa organizzata dall'associazione Un mondo di mondi. "Noi abbiamo il dovere di intervenire - ha dichiarato Minniti, in controtendenza rispetto al provvedimento dei giorni scorsi  a firma del sindaco Falcomatà - Il problema è che non abbiamo alloggi disponibili ma credo che non possiamo aspettare il bando per gli alloggi popolari per risolvere la situazione del signor Benedetto". 
C.D. 

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