Di seguito il comunicato diffuso dalle associazioni Ancadic, Reggio non Tace e Opera nomadi Reggio Calabria
Una gestione
dell’edilizia popolare in violazione della legge e a danno dei cittadini. E’ quanto denunciano in un ricorso al Tar di
Reggio Calabria, l’Avv. Francesco Nucara, in rappresentanza dell’associazione
Ancadic, e l’avv. Nicola Santostefano del movimento Reggio non tace, con il
sostegno dell’associazione Opera Nomadi Reggio Calabria.
Il ricorso fa seguito alla
mancata risposta dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria ad un diffida
presentata nel dicembre del 2013 ai sensi dell’art. 3 d.lgs 198/2009.
Anche allora l’Ancadic,
l’Opera nomadi, Reggio non tace e singoli cittadini, organizzata una class
action, chiesero conto all’amministrazione comunale dell’assenza di controlli e
verifiche sui requisiti delle assegnazioni degli alloggi popolari, come
previsto dalla legge regionale 32/96 .
Di fatto una grave
inefficienza amministrativa che causa tutt’oggi la fittizia indisponibilità di
alloggi da assegnare alle famiglie con un reale bisogno abitativo.
L’assenza di verifiche
sulle assegnazione infatti determina tutt’oggi una situazione di «ingiustizia sociale – si legge nella
premessa del ricorso al Tar - attuata
da una politica comunale della casa che, pur gestendo un grande
patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica nel quale ci sono
tantissimi alloggi non più abitati dagli assegnatari, non applica la normativa
vigente per far rientrare tali alloggi nella disponibilità comunale per
assegnarli alle tante famiglie che ne hanno fatto richiesta, perché versano in
stato di grave bisogno e sono privi di un alloggio idoneo».
Una situazione già
rilevata anche nella relazione della Commissione di accesso al Comune di Reggio
Calabria che ha condotto nel 2012 allo scioglimento del Consiglio Comunale.
«Tale situazione di palese ed ingiustificato inattivismo – scrissero
gli ispettori ministeriali - ha
evidentemente determinato situazioni di palese irregolarità nelle quali,
verosimilmente, alcuni inquilini hanno continuato a mantenere la disponibilità
dell’alloggio popolare pur non avendone i requisiti ed a discapito di altri
soggetti in stato di concreta ed attuale necessità».
Prova
dell’assoluta inefficienza e illegalità nella gestione dell’edilizia popolare,
anche la risposta dell’amministrazione comunale ad una richiesta di accesso
agli atti. Emerge infatti, oltre all’assenza delle verifiche, anche l’errata
conoscenza dell’effettive assegnazioni in via d’urgenza previste dalla legge
regionale. Secondo l’amministrazione sarebbero ben 770 gli alloggi assegnati in
via d’urgenza.
Ma la realtà è
un’altra. Alcuni assegnatari risultano infatti deceduti,
altri hanno ottenuto alloggi in via ordinaria perché in graduatoria; a questi
si aggiungono gli assegnatari che inspiegabilmente sono beneficiari di
molteplici provvedimenti di assegnazione.
Una
totale confusione illecita che si consuma ai danni di famiglie
con gravi situazioni di disagio abitativo.
A tale imperdonabile assenza
istituzionale si chiede con fermezza di porre rimedio.
Presidente A.N.C.A.D.I.C.
F.to Avv.to
Francesco Nucara
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Per il
Movimento Reggio Non Tace
F.to Avv.to
Nicola Santostefano
Per
l’Opera Nomadi Reggio Calabria
F.to D.ssa Cristina Delfino
F.to Antonino Giacomo Marino
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