pub-6178281982904860 Un mondo di mondi: Alloggi popolari, il tempo delle buone intenzioni è scaduto

venerdì 27 luglio 2018

Alloggi popolari, il tempo delle buone intenzioni è scaduto


Da anni in città, centinaia di famiglie in gravi difficoltà economiche attendono l’assegnazione di un alloggio popolare. 

Eppure, se si applicasse la legge vigente del settore e il meccanismo del turn-over, il Comune potrebbe riprendere nella sua disponibilità gli alloggi popolari necessari da poter assegnare a queste famiglie. 

Ma l’Amministrazione, in quasi 4 anni, pur avendo fatto qualche azione preliminare grazie alle sollecitazioni delle Associazioni, non ha ancora provveduto a riprendere gli alloggi per assegnarli ai nuclei che ne hanno bisogno

Il Comune persiste nel lasciare centinaia di alloggi nella disponibilità di coloro che ne hanno perso il diritto e che li utilizzano per propri fini e per trarne un profitto. 

Dopo le azioni attuate dalle Associazioni e dopo la delibera di Consiglio comunale del 10 febbraio 2017 sulla legalizzazione del settore, l’Amministrazione potrebbe da domani avviare delle procedure di legge che nell’arco di 20 giorni consentirebbero di riprendere i primi 100 alloggi da assegnare. Ma ciò non avviene. 

Si continua ad affermare la prossimità dell'azione di decadenza degli assegnatari senza più titolo, rinviando però costantemente le azioni decisive.

Si giustifica il continuo rinvio con diverse motivazioni: personale comunale insufficiente, struttura ERP debole, continui errori nella procedura e complessità della situazione.

Come se non bastasse, arriva anche la proposta del PD reggino di costituire una Commissione comunale ad hoc che a questo punto servirebbe solo a fermare i passaggi operativi.

Riguardo al personale mancante per il settore ERP, la soluzione ci sarebbe ed a portata di mano. Da qualche mese è stato costituito un gruppo di lavoro per superare i ghetti dell’ex Polveriera e della Caserma Duca D’Aosta con l’assegnazione di alloggi confiscati. Questo gruppo ha dato prova di saper lavorare con sufficiente professionalità su questioni difficili e complesse, e potrebbe quindi operare facilmente, accanto al personale ERP, per la legalizzazione del settore, potenziandolo.

Perché quindi non coinvolgere questa squadra di lavoro?

Legalizzare il settore degli alloggi popolari con il meccanismo del turn-over è un dovere ai fini della giustizia sociale. Questa Amministrazione lo deve alla città e soprattutto alle famiglie più povere. 

Per superare il “sistema illegale” del settore è necessario che il Comune passi dal livello delle intenzioni e delle parole ai fatti concreti.
Perché il momento delle buone intenzioni è scaduto da tempo. Oggi servono i fatti concreti e, solo a questi, si potrà dare credito. 


Un Mondo Di Mondi  - Giacomo Marino, 
Cristina Delfino

CSOA Angelina Cartella


Reggio Non Tace
- Avvocato Nicola Santostefano

Società dei Territorialisti/e Onlus 

Collettiva Autonomia

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