I dettagli del progetto per la riqualificazione dell'area dell'ex Polveriera, presentato dal Comune di Reggio Calabria: oltre 5 milioni di euro per 12 alloggi a famiglie "disagiate" e per un parco urbano
Ex Polveriera, Ciccarello |
Dovrebbe
essere un fatto assodato che la concentrazione di famiglie in stato di povertà
prolungato, comporta e accentua effetti sociali di emarginazione.
Eppure per
una parte delle 23 famiglie che da decenni vivono all’ex Polveriera di
Ciccarello, la Giunta comunale di Reggio Calabria ha già avanzato un’idea
progettuale che prevede la costruzione di 12 alloggi sociali da destinare a
“famiglie disagiate”.
Un nuovo “ghetto urbano” quindi, a poche decine di metri
da dove oggi insistono le baracche di
cemento e lamiera del ghetto esistente
dal 1960. A cosa sono serviti gli studi
sociali di W. J. Wilson e altri? Cosa hanno insegnato le fallimentari
esperienze da effetto “concentrazione” presenti anche nella nostra città? A
cosa servono parole quali “trasparenza”, “partecipazione” e “bene comune” se
rimangono vuote di contenuti?
Il progetto
è stato presentato nel mese di novembre 2015, nell’ambito del bando nazionale
sulle aree degradate (bando approvato con Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2015 avente come oggetto: Interventi per la riqualificazione sociale e
culturale delle aree urbane degradate ). Questi i fatti, nonostante i periodici contatti tra le
famiglie dell’ex Polveriera, la nostra associazione e l’ Amministrazione comunale, durante i
quali sono state ribadite le condizioni di grave emarginazione sociale delle
famiglie e la necessità di reperire alloggi in equa dislocazione. Spiegazioni e
dati necessari sono stati formalizzati in due rapporti trasmessi al Comune il 15
dicembre 2014 ed il 22 aprile 2015.
Nei rapporti
sono state indicate anche le soluzioni possibili per il reperimento degli alloggi in
dislocazione. Inoltre è stato ricordato che il modello dell’equa dislocazione è
stato introdotto nella politica
abitativa di questo Comune con la delibera del Consiglio Comunale del 5 agosto
1999, segnando il superamento della
politica ghettizzante del concentramento
delle famiglie a basso reddito.
Tutto ciò non
è comunque servito ad evitare che, insieme alla lodevole idea progettuale di
valorizzare il territorio dell’ex Polveriera con degli orti sociali, si
pensasse alla costruzione di un mini ghetto per 12 famiglie “disagiate”.
Il progetto
lascia inoltre molte altre perplessità.
È prevista
infatti la costruzione di 12 alloggi nonostante le famiglie dell’ex Polveriera siano
23 e, da quanto riferito dai rappresentanti del Comune, gli alloggi da costruire non sarebbero
destinati esclusivamente alle famiglie rom del ghetto esistente.
Riassumendo:
il progetto presentato in un bando che ha come obiettivo quello di superare
situazioni di degrado, pur lasciando intendere che servirà a risolvere la questione di emarginazione dell’ex Polveriera,
in realtà non la risolverebbe nemmeno con la contraddittoria realizzazione di un
altro “ghetto”. Dove andrebbero infatti ad abitare le altre famiglie che non
vengono collocate nell’area del parco? In ogni caso la costruzione di 12 alloggi sociali in “concentrazione” è in
netto contrasto con le stesse finalità del bando che il progetto dovrebbe
soddisfare.
Sotto l’aspetto finanziario, il progetto prevede di impiegare ben
2,6 milioni di euro per la costruzione dei 12 alloggi, di cui 280 mila per la sola
progettazione.
In questa
situazione progettuale poco chiara ed orientata a realizzare un altro “ghetto
urbano”, questa associazione ha proposto al Comune di correggere il progetto, utilizzando il finanziamento di 2,6 milioni di
euro per acquistare sul mercato cittadino 23 alloggi in dislocazione da assegnare alle famiglie del ghetto oggi
esistente. Si eviterebbe così la costruzione dei 12 nuovi alloggi, con un
risparmio finanziario e un maggiore beneficio sociale per le famiglie e per il
verde urbano.
Il presidente di "Un Mondo di Mondi", Giacomo Marino |
La realizzazione
di un nuovo ghetto sarebbe quindi scongiurata e il ghetto già esistente
verrebbe superato. A nostro avviso, sarebbe un vantaggio per l’intera comunità
e per la serena realizzazione del nuovo parco
urbano nell’ex Polveriera.
Cristina Delfino - direttivo "Un Mondo di Mondi"
Giacomo Marino - Presidente "Un Mondo di Mondi"
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